giovedì 10 luglio 2014

Riflessioni

Sono qua che ho un minuto, mi metto al computer e controllo in un minuto posta facebook ravelry.
Una routine scandita dalla fretta, tanto ho da fare, di là mi aspetta il lavoro da finire che presto ne arriveranno altri e il tempo è tiranno, le ore sono poche, e quindi spicciati, Vale.
Comunque tutto a posto, mi dico, tutto regolare.
Dalla posta cancello un po' di spam, saluto un'amica lontana, scarico le correzioni per i nuovi pattern.
Su Facebook visito i miei gruppi preferiti, scrivo un paio di commenti ed elimino dei troll che vogliono entrare in un paio di gruppi.
Su Ravelry cerco di commentare in un inglese approssimativo i nuovi progetti fatti con un mio pattern, sperando di non fare troppa brutta figura e controllo i nuovi pattern usciti durante la notte.
E poi apro il blog.
E lo scorro.
Ultimamente mi pare che ci siano solo post che ricordano nuovi appuntamenti per workshop e per incontri Stitch'ndspritzosi. E mi prende il panico. Dove sono io?
Per carità: sono contenta, eh, non fraintendiamo!
E' stato un periodo frenetico e gioioso, assurdo e divertente, e mi è piaciuto divulgare questa nuova piega che ha preso la mia vita.
Ma lo scopo di questo blog non era questo.
Era di avere un posto dove rifugiarmi, dove coltivare le mie passioni, dove poter essere veramente io, diove poter scrivere qualcosa che, a distanza di anni, mi avrebbe fatto ridere o vergognare.
Insomma, di me ultimamente sono si scrive più. Si scrive di quello che faccio, e faccio tanto e ne sono strafelice, ma di quello che provo, che ho dentro... poco.
All'inizio mi dicevo che era ora di porre fine a questo scandalo.
E promettere a me stessa che scriverò si di attività e di progetti, ma anche di altro, come una volta.
Ma ce la farò? Io non lo so proprio, e credo di no.

In fondo sono convinta che se uno non ha il tempo di scrivere tanto nel blog, è perché la vita vera lo impegna parecchio.
E si vede che io nei mesi passati proprio mi grattavo la pancia!!!
Insomma, il mio buon proposito, almeno per l'estate, è quello di scrivere un po' di più, però sono conscia di dover essere piuttosto indulgente con me stessa, perché non si sa mai quello che ti capita… ma almeno non potrò nascondermi dietro a un dito e fare finta di niente, che mi conosco, io.

4 commenti:

Unknown ha detto...

A me piace quando parli di te :)

antonella ha detto...

Spesso parlando di ciò che si fa ... si parla di sé ! Ciao grande Vale!

PaolaeMargherita ha detto...

Credo che la vita vada un po' a periodi....in questo periodo tu sei molto presa da queste attività che ti danno molta soddisfazione, e quindi parli di questo. Alla fine, si parla di quanto si fa e si è....non sei forse troppo critica e severa con te stessa?
Non impegnarti a fare nulla eccetto quello che ti piace, chiaramente limitatamente a ciò che non è: famiglia, lavoro etc etc. Lo dico a te, ma in realtà lo stesso dicendo anche a me, in effetti.....
E comunque, i tuoi fans continuano a seguirti, qualsiasi cosa tu scriva! A presto!!!

Tibisay ha detto...

Un abbraccio tutte. <3